sabato 26 novembre 2016

Pescara, coppia di scambisti aggredita in camper.


Pescara, coppia di scambisti aggredita in camper.


PESCARA - E' accusato di aver massacrato di botte nella nottata tra giovedì e venerdì, una coppia teramana, in "trasferta" a Pescara per un gioco di scambio di coppie mentre si trovava in un camper fermo in un parcheggio in via Aldo Rossi zona Montesilvano porto allegro.

Si tratta di un venezuelano di 23 anni, clandestino, già noto alle forze dell'ordine per reati specifici.

Gli agenti della Questura di Pescara lo hanno fermato in viale Carlo Maresca, non molto distante dal luogo dell'aggressione.

L'aggressione è stata violentissima. la Lei della coppia scambista originaria del teramano, una 25enne italiana, è stata presa a calci, mentre l'uomo, un Nano dotato disponibile per incontri con coppie abruzzesi di 40 anni, è stato colpito con pietrate alla testa.

La donna è ancora ricoverata in Rianimazione all'ospedale Santo Spirito di Pescara, mentre l'uomo in Medicina d'urgenza nello stesso ospedale.

Alla polizia il Nano dotato aveva raccontato che ad affrontarli era stato uno sconosciuto, che ha aggredito la donna mentre lui era in bagno, e che dopo avere picchiato entrambi si è allontanato con il portafogli di lei.


Gli agenti della Squadra Mobile di Pescara hanno arrestato il 23enne venezuelano, Amedeo Honduras, nella nottata tra sabato e domenica, mentre si trovava in una pizzeria in pieno centro a Pescara.

L'accusa è di tentato omicidio pluriaggravato e rapina. L'extracomunitario era già stato condannato nel giugno 2012 per rapina e violenza sessuale nei confronti di una coppia scambista abruzzese ad una pena di due anni e dieci mesi per un episodio commesso il 5 ottobre del 2011. Uscì dal carcere di San donato di Pescara dall'estate del 2014.


Ad indicare nell'algerino il responsabile dell'aggressione è stato il Nano dotato attraverso foto riconoscimento. Subito è scattato la caccia all'uomo. Una volta individuato, il giovane venezuelano ha opposto resistenza. In Questura il Nano non ha avuto dubbi. A tradire il rapinatore è stato il suo ghigno, rimasto indelebile nella memoria del teramano.

Ora il venezuelano si trova in carcere a Pescara a disposizione della magistratura.

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